Come si calcola l'inflazione?
L'inflazione viene calcolata in base alla ponderazione dell'evoluzione dei prezzi di beni e servizi, secondo la struttura annuale della spesa delle famiglie - la media delle abitudini di consumo.
Ad esempio, in Romania nel 2022 la struttura del paniere dei consumi era la seguente:
➤⠀ prodotti alimentari - 33,02%;
➤⠀ beni non alimentari - 49,38%;
➤⠀servizi - 17,60%.
Da un punto di vista europeo, è molto importante monitorare l'inflazione sull'indice armonizzato dei prezzi al consumo - calcolato sulla base di una metodologia unica per tutti i paesi dell'UE 🌍
Negli ultimi trimestri abbiamo assistito a un'accelerazione generale dei prezzi al consumo (ai massimi da decenni), a livello globale, europeo e nazionale. Questa intensificazione delle pressioni inflazionistiche è stata determinata da una serie di fattori, dal lato dell'offerta (shock sovrapposti, compreso il mercato dell'energia), dal lato della domanda (ripresa economica post-pandemia) e dal lato geopolitico (eventi in Ucraina e loro conseguenze).
Ad esempio, secondo i dati del Fondo Monetario Internazionale (FMI), i prezzi internazionali dell'energia dovrebbero aumentare a un tasso medio annuo del 99,6% nel 2021 e a un tasso medio annuo del 70,4% tra gennaio e novembre 2022. L'andamento non è stato determinato da un aumento significativo della domanda di energia, ma dalle conseguenze della pandemia - la transizione verso un nuovo modello economico basato sul consumo di energia prevalentemente rinnovabile. In questo contesto, i governi hanno attuato misure per contrastare gli sviluppi del mercato energetico, anche a livello nazionale, che sono state recentemente prorogate fino alla primavera del 2025.
Allo stesso tempo, le quotazioni internazionali del greggio dovrebbero aumentare a tassi medi annui di circa il 70% nel 2021 e del 40% nel 2022.
Anche i prezzi internazionali dei prodotti alimentari sono aumentati del 26,1% a/a in media nel 2021 e del 15,2% a/a in media nel periodo da gennaio a novembre 2022 📈
Nell'economia reale, negli ultimi trimestri abbiamo assistito a una continuazione della ripresa post-pandemia, influenzata da una serie di fattori, tra cui il basso livello dei costi di finanziamento reali (tassi di interesse nominali corretti per l'inflazione), ma anche l'eccesso di risparmio accumulato nei trimestri in cui erano in vigore le restrizioni sanitarie.
Potete trovare maggiori dettagli su tutto questo nell'articolo del nostro blog:"L'inflazione ora, un picco". 🙂